mercoledì 9 dicembre 2015

Monterosa Ski: tornare a sciare ad alta quota sarà possibile.

L'Assessore al Turismo, Paolo Maria Viganò, si è fatto portavoce di un gruppo di operatori locali che da tempo crede nelle potenzialità, purtroppo al momento inespresse, di questo piccolo ghiacciaio situato ai piedi della Piramide Vincent, a Punta Indren, il punto più alto del comprensorio Monterosa Ski (3285 metri) dove si sciava fino al 1997 e dove si potrebbe sciare ancor oggi, nonostante l'autunno più caldo degli ultimi cinquant'anni

“L'impatto economico sarebbe importante per l'intera vallata nella stagione autunnale e lo diventerebbe ancor di più in una situazione come questa, in cui a pochi giorni dalla data di apertura prevista degli impianti di risalita la località potrebbe già essere operativa, seppur con un'offerta limitata, ad accogliere ed esaudire la grande voglia di neve tipica dell'autunno”. Ne è convinto Paolo Maria Viganò Assessore al Turismo, Sport, Commercio e Trasporti Gressoney la Trinité (nella foto), che si è fatto promotore di una serata per presentare la fattibilità.


“Si tratta – si legge in una nota – di un progetto economicamente sostenibile, importante non solo per l'indotto (che al momento è zero), ma anche per l'attore principale, la Monterosa spa. Non vi è nulla da inventare, oltre alla "fame" di sci autunnale, si dovrebbe puntare ai numerosi sci-snowboard club del nord Italia ed alle squadre (valdostane e non solo) che continuano a spendere le proprie ricchezze al di fuori della valle o almeno in gran parte”.

In effetti il progetto sostenibile in quanto porterebbe un valore aggiunto all'impianto di "arroccamento" Salati - Indren, andando cosi ad aumentarne i "passaggi" che al momento sono decisamente risicati e sono la base della redditività di un impianto a fune.

A detta di tutti i partecipanti al serata “il progetto dovrà essere ecocompatibile e quindi è necessario a recuperare un impianto già esistente in passato (lo skilift "Roccette") senza intaccare un ecosistema vergine, ma anzi riqualificando ruderi ancor presenti, sopratutto dove sorgeva la stazione di arrivo a Forcella di Bors; magari valutando soluzioni "green", come ad esempio il "solar-skilift", che oltre a trasportare persone è in grado di produrre energia pulita, utilizzabile per alimentare non solo questo impianto, ma anche la stazione di monte dell'esistente funifor Salati-Indren, attualmente sprovvista di allacciamento elettrico ed alimentata in parte da pannelli solari”.
Spiega ancora Viganò: “parlare di progetto ecosostenibile significa, anche permetterci di non dover utilizzare scavatori per interrare un cavidotto in grado di garantire la tensione necessaria per quanto scritto in precedenza.

Inoltre potrebbe rappresentare una grande opportunità per facilitare l'accesso alla Balma, dando così l'impulso necessario per il recupero dell'omonima indimenticabile cestovia, portando così ricadute importanti non solo sulla Valle del Lys, ma anche sulla Valsesia!”
Un'opportunità che andrebbe ad esaudire una clausola prevista negli accordi per la realizzazione del nuovo asse funiviario verso punta Indren (allora Cresta Rossa) che prevedeva come fondamento il mantenimento di una stazione intermedia nei pressi della vecchia funivia di punta Indren al fine di mantenere e valorizzare l'asse "Balma".

Il piccolo ghiacciaio potrebbe, almeno nel periodo ottobre-maggio, ospitare una pista da sci da discesa lunga circa 1 km e larga 70 metri, uno snowpark per freestyle ed una pista da sci di fondo di circa 1 km.
Un'offerta tutta italiana che potrebbe rappresentare un'imperdibile offerta per il turismo di prossimità (e non solo), un'importante impulso per il locale liceo "Gressoney Ski Institut", un valore aggiunto per il locale palazzetto sportivo "Gressoney Sport Haus".

L'incontro ha avuto un'importante riscontro positivo: la grande condivisione sul tema ha spinto i partecipanti a decidere di unirsi in un gruppo di lavoro, ma sopratutto ad "autotassarsi" per finanziare la realizzazione di uno studio di fattibilità, di un business plan, che verrà affidato a tecnici esterni alla nostra realtà, che una volta prodotto verrà presentato a Monterosa spa, Comuni e Regione nella speranza di vedere trasformato questo "sogno" in realtà nel più breve tempo possibile.
Nel frattempo è allo studio l’ipotesi di organizzare altri incontri a Gressoney ed Alagna per sensibilizzare ancor di più residenti ed anche villeggianti. 

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