venerdì 24 giugno 2016

Bierfest a Gressoney


A Gressoney-Saint-Jean è tutto pronto per accogliere le circa 10mila persone che arriveranno da questa sera e fino a domenica per degustare la birra chiara prodotta dal Barone Beck-Peccoz. Arrivata in una grande botte comincerà a essere distribuita dalle 17 di oggi, giovedì 23 giugno quando aprirà i battenti la tensostruttura allestita nel piazzale del Weissmatten alla presenza del Barone Beck-Peccoz, dei sindaci di Gressoney-Saint-Jean Luigi Chiavenuto e della vicina Trinité Alessandro Girod.
Questa sera sarà attivo solo il servizio bar mentre da domani e fino a domenica sera la cucina sfornerà carni alla griglia e in umido, polenta, patate e tanto altro. Il paese oggi sarà illuminato dai tradizionali falò delle frazioni, organizzati in occasione della vigilia del patrono di San Giovanni. Altro ingrediente prezioso della manifestazione, che da 23 anni chiama a raccolta ogni anno migliaia di persone di tutte le età, è la musica. Questa sera ad animare la serata sarà dalle 21 Loris Gallo. Venerdì 24, in occasione del patrono, dopo la Santa Messa e la processione dei costumi nel centro del paese, si alternano al pomeriggio i gruppi folk “La tèto aut” di Roure, “Li Tsoquè” della Val d’Ayas e il “Greschòney Trachtengruppe”. A seguire liscio e non solo con l’orchestra “Luigi Gallia”. Sabato 25 giugno, alle 21, si balla invece con la “Dolomiten Bier band”, un’orchestra tipica tedesca tirolese in stile Oktoberfest, mentre domenica 26 si chiude con “Marco & Simon Band”.

sabato 16 gennaio 2016

Fiera di Sant'Orso da record


Sarà una Fiera di Sant'Orso da record quella che andrà in scena il 30 e 31 gennaio ad Aosta. La principale manifestazione dell'arco alpino dedicata all'artigianato di tradizione vedrà la presenza di oltre 200mila visitatori che, complice la concomitanza con il fine di settimana, animeranno il capoluogo valdostano sciamando per lo stretto budello del centro storico di epoca romana e medievale. 

Numeri di rilievo anche sul versante degli artigiani che costituiscono la principale, anche se non unica, attrazione della Millenaria: comprendendo l'Atelier, le scuole e i corsi di artigianato, il numero degli espositori toccherà quota 1.200, la maggior parte dei quali nel settore tradizionale. Un mare di banchetti tra cui perdersi, ammirando le opere nei settori della cultura, dell'intaglio decorativo, degli oggetti torniti, delle lavorazioni in ferro battuto, ma anche attrezzi e oggetti per l'agricoltura, lavorazioni con la tecnica della vannerie, e ancora accessori per l'abbigliamento tra i quali le 'dentelles' realizzate col pizzo a tombolo di Cogne, il 'drap' tessuto in lana di pecora di Valgrisenche, lo 'chanvre' (canapa) di Champorcher, i costumi tradizioni, la lana filata a mano, i 'pioun'(o 'sock'), le tradizionali pantofole in feltro della valle del Lys, i sabots, tradizionali zoccoli in legno, gli accessori in pelle e cuoio, fino ai complementi d'arredo, ai fiori in legno, alle costruzioni in miniatura e ovviamente ai giocattoli tradizionali. 

Mobili, sculture, oggettistica tradizionale e lavorazioni in ceramica e rame saranno appannaggio dell'Atelier delle imprese artigiane, mai così presenti in piazza Chanoux (76 espositori) e in piazza Plouves (otto), mentre sempre in quest'ultima zona sarà allestita una struttura coperta nella quale 77 (cifra anch'essa mai toccata prima) tra imprese produttrici, associazioni, cooperative e consorzi valdostani che offriranno alla degustazione e alla vendita specialità golose realizzate in Valle d'Aosta come salumi, formaggi, prodotti caseari, ortofrutticoli e dolciari, liquori, vini e distillati. 

Sempre per i visitatori golosi, in occasione della 1016/a edizione della Foire, 23 ristoranti aderenti all'iniziativa 'La Valle d'Aosta nei Ristoranti di Sant'Orso' proporranno un menù tradizionale per far assaporare piatti e prodotti tipici della nostra regione, mentre cinque 'Punti rossoneri' gestiti dalle Pro Loco di diverse località valdostane presenteranno specialità gastronomiche della tradizione locale tra le quali Jambon alla brace, Trifolette d'Arvi, Fonduta di Fontina, Seuppa di Quart, Favò, Carne messata con Salignon. (ANSA).

giovedì 14 gennaio 2016

Rischio valanghe



la valle d'Aosta al centro di possibili valanghe nei prossimi gionri
Fa eccezione la zona orientale (valli d'Ayas, del Lys e di Champorcher): qui il centro funzionale regionale segnala un livello "marcato" (3 su 5). Tra questo pomeriggio e domani previste "nevicate al di sopra di 800-1000 mt, moderate o localmente intense (25-40 cm)" sulla dorsale alpina di confine con Francia e Svizzera.

mercoledì 9 dicembre 2015

Monterosa Ski: tornare a sciare ad alta quota sarà possibile.

L'Assessore al Turismo, Paolo Maria Viganò, si è fatto portavoce di un gruppo di operatori locali che da tempo crede nelle potenzialità, purtroppo al momento inespresse, di questo piccolo ghiacciaio situato ai piedi della Piramide Vincent, a Punta Indren, il punto più alto del comprensorio Monterosa Ski (3285 metri) dove si sciava fino al 1997 e dove si potrebbe sciare ancor oggi, nonostante l'autunno più caldo degli ultimi cinquant'anni

“L'impatto economico sarebbe importante per l'intera vallata nella stagione autunnale e lo diventerebbe ancor di più in una situazione come questa, in cui a pochi giorni dalla data di apertura prevista degli impianti di risalita la località potrebbe già essere operativa, seppur con un'offerta limitata, ad accogliere ed esaudire la grande voglia di neve tipica dell'autunno”. Ne è convinto Paolo Maria Viganò Assessore al Turismo, Sport, Commercio e Trasporti Gressoney la Trinité (nella foto), che si è fatto promotore di una serata per presentare la fattibilità.


“Si tratta – si legge in una nota – di un progetto economicamente sostenibile, importante non solo per l'indotto (che al momento è zero), ma anche per l'attore principale, la Monterosa spa. Non vi è nulla da inventare, oltre alla "fame" di sci autunnale, si dovrebbe puntare ai numerosi sci-snowboard club del nord Italia ed alle squadre (valdostane e non solo) che continuano a spendere le proprie ricchezze al di fuori della valle o almeno in gran parte”.

In effetti il progetto sostenibile in quanto porterebbe un valore aggiunto all'impianto di "arroccamento" Salati - Indren, andando cosi ad aumentarne i "passaggi" che al momento sono decisamente risicati e sono la base della redditività di un impianto a fune.

A detta di tutti i partecipanti al serata “il progetto dovrà essere ecocompatibile e quindi è necessario a recuperare un impianto già esistente in passato (lo skilift "Roccette") senza intaccare un ecosistema vergine, ma anzi riqualificando ruderi ancor presenti, sopratutto dove sorgeva la stazione di arrivo a Forcella di Bors; magari valutando soluzioni "green", come ad esempio il "solar-skilift", che oltre a trasportare persone è in grado di produrre energia pulita, utilizzabile per alimentare non solo questo impianto, ma anche la stazione di monte dell'esistente funifor Salati-Indren, attualmente sprovvista di allacciamento elettrico ed alimentata in parte da pannelli solari”.
Spiega ancora Viganò: “parlare di progetto ecosostenibile significa, anche permetterci di non dover utilizzare scavatori per interrare un cavidotto in grado di garantire la tensione necessaria per quanto scritto in precedenza.

Inoltre potrebbe rappresentare una grande opportunità per facilitare l'accesso alla Balma, dando così l'impulso necessario per il recupero dell'omonima indimenticabile cestovia, portando così ricadute importanti non solo sulla Valle del Lys, ma anche sulla Valsesia!”
Un'opportunità che andrebbe ad esaudire una clausola prevista negli accordi per la realizzazione del nuovo asse funiviario verso punta Indren (allora Cresta Rossa) che prevedeva come fondamento il mantenimento di una stazione intermedia nei pressi della vecchia funivia di punta Indren al fine di mantenere e valorizzare l'asse "Balma".

Il piccolo ghiacciaio potrebbe, almeno nel periodo ottobre-maggio, ospitare una pista da sci da discesa lunga circa 1 km e larga 70 metri, uno snowpark per freestyle ed una pista da sci di fondo di circa 1 km.
Un'offerta tutta italiana che potrebbe rappresentare un'imperdibile offerta per il turismo di prossimità (e non solo), un'importante impulso per il locale liceo "Gressoney Ski Institut", un valore aggiunto per il locale palazzetto sportivo "Gressoney Sport Haus".

L'incontro ha avuto un'importante riscontro positivo: la grande condivisione sul tema ha spinto i partecipanti a decidere di unirsi in un gruppo di lavoro, ma sopratutto ad "autotassarsi" per finanziare la realizzazione di uno studio di fattibilità, di un business plan, che verrà affidato a tecnici esterni alla nostra realtà, che una volta prodotto verrà presentato a Monterosa spa, Comuni e Regione nella speranza di vedere trasformato questo "sogno" in realtà nel più breve tempo possibile.
Nel frattempo è allo studio l’ipotesi di organizzare altri incontri a Gressoney ed Alagna per sensibilizzare ancor di più residenti ed anche villeggianti. 

venerdì 27 novembre 2015

Gressoney: impianti aperti per la gioia degli sciatori



Chi vuole sciare già da questo weekend, ha sempre l’opzione Valle d’Aosta: oltre a Cervinia, già aperta da ottobre, da oggi apre il comprensorio del Monterosa Ski, sui versanti di Champoluc-Frachey e Gressoney-La-Trinité. La società degli impianti ha completato l’innevamento programmato del comprensorio Estoul-Palasinaz, la messa in sicurezza della pista Jolanda 1 di Gressoney La Trinité e revisionato una decina di impianti a fune del comprensorio, tra funivie e seggiovie. Domani aprono anche Courmayeur, oltre a Valtournenche e alle Funivie del Piccolo San Bernardo-La Thuile, dove durante l’estate sono stati realizzati interventi di restyling sulle piste, per incrementare i livelli di sicurezza e migliorarne la fruibilità. Apre domani anche Pila, che da quest’inverno potrà contare sul rinnovato snowpark Areaeffe, dedicato allo sci freestyle, proprio per soddisfare le esigenze degli acrobati.

sabato 7 novembre 2015

Pazzo meteo anche nella valle del Lys


Temperature estive di giorno anche nella valle del Lys con punte di 20 gradi, eh siamo nella prima settimana di novembre e anziché stufe al massimo e castagne bisogna tornare ai gelati !!!!
Dopo un estate particolarmente bollente anche in montagna questo autunno "caldo" sta stravolgendo ogni previsione e ogni aspettativa. 
Quanto durerà?

sabato 31 ottobre 2015

Il ghiacciaio si spacca in tre.



«Una perdita di non poco conto, quella del ghiacciaio dei Forni - hanno spiegato gli esperti - considerando che la ricostituzione di un ghiacciaio avviene in tempi molto lenti anche con condizioni climatiche diverse dalle attuali, segnate dal susseguirsi di anni record per il caldo (il 2015 ha alzato il record di anno più caldo). Insomma i ghiacciai si spaccano, si moltiplicano, ma sono sempre più sottili. «E non solo, l’analisi delle variazioni volumetriche avvenute negli ultimi 26 anni - dal 1981 ad oggi - ha evidenziato un rilascio idrico da parte dei nostri ghiacciai, considerando solo quelli delle Alpi Centrali, pari a 2000 miliardi di litri, l’equivalente di 800.000 piscine olimpiche e 4 volte il Lago Trasimeno». Un fenomeno particolarmente preoccupante visto l’importante ruolo dei ghiacciai nel produrre acqua, soprattutto nel periodo estivo. I dati areali più recenti del Catasto dei ghiacciai italiani, realizzato nell’ambito di un progetto sviluppato e coordinato dall’Università Statale di Milano, con la partnership dell’Associazione EvK2CNR e della società Sanpellegrino Spa e con il contributo scientifico del Comitato Glaciologico Italiano, confermano una generale tendenza al regresso. Infatti dagli anni Sessanta del XX secolo al primo decennio del XXI secolo è avvenuta una riduzione areale del 30% (da 527 kmq a 370 kmq), cui si è aggiunta un’ulteriore contrazione del 5% dal 2007 al 2012. La superficie persa è pari a quella del lago di Como.